Ue preoccupata per i conti pubblici italiani

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In seguito alla presentazione da parte del governo italiano del Documento di programmazione economico-finanziaria, il Commissario europeo agli Affari Economici e Monetari ha diffuso una nota in cui esprime “profonda preoccupazione per il limitato consolidamento dei conti pianificato per il 2008”: il Dpef infatti prevede un deficit di bilancio del 2,5%, del PIL, più alto di quello tendenziale che sarebbe del 2,3%, mentre la Commissione puntava all’ obiettivo del 2,1%. Il Ministro dell’Economia Padoa Schioppa ed il Presidente del Consiglio Prodi, che smentiscono una “bocciatura” europea e ribadiscono l’impegno per il risanamento, hanno dichiarato che, dopo una prima Finanziaria che ha abbattuto il deficit (4,4% nel 2006), il governo italiano si orienta ora verso una riduzione delle tasse e una redistribuzione del reddito. Le perplessità   della Commissione sull’aumento del debito pubblico italiano non riguardano solo il deficit ma anche ma il risanamento strutturale, data la «persistente incertezza” sulla riforma delle pensioni.
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