
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, preoccupato per la crescente ondata di odio anti-Islam ha ripetutamente condannato i sempre più evidenti atti di odio anti-Islam e di bigottismo in tutto il mondo. Ha, inoltre, sottolineato come questa tendenza rappresenti una minaccia non solo per i musulmani, ma anche per i diritti e le libertà di tutti i gruppi, esprimendo allarme per l’aumento dell’odio globale – tra cui l’antisemitismo e l’islamofobia soprattutto dopo il 7 ottobre -.
Per rispondere a questa tendenza, Guterres ha lanciato nel 2019 la strategia e il piano d’azione ONU sull’incitamento all’odio, mentre l’Assemblea Generale – oltre ad adottare la Risoluzione 76/254 – ha adottato una nuova risoluzione che richiede al Segretario Generale di nominare un inviato speciale delle Nazioni Unite per combattere l’islamofobia. Inoltre, Guterres ritiene che sia fondamentale, per combattere l’odio, che i singoli governi nazionali promuovano la coesione sociale e proteggano la libertà religiosa, che i social media contrastino l’incitamento all’odio e che ogni essere umano si opponga al bigottismo e alla xenofobia.
Anche Volker Turk, il Capo dei diritti umani delle Nazioni Unite, e Nazila Ghaneon, la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di religione o credo, hanno condannato fermamente la recente tendenza negativa e hanno evidenziato come gli Stati debbano garantire uno spazio sicuro e abilitante per la partecipazione e il dibattito, seguendo le norme del Patto Internazionale sui diritti civili e politici (Patto ONU II, adottato il 16 dicembre 1966).
La Risoluzione 76/254, adottata dall’Assemblea Generale il 15 marzo 2022 su proposta di 60 Stati membri dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, sottolinea che il terrorismo e l’estremismo violento non possano essere associati a nessuna religione, nazionalità, civiltà o gruppo etnico e mira alla creazione di un dialogo globale sulla promozione di una cultura di tolleranza e di pace.
Per maggiori informazioni: Giornata internazionale contro l’islamofobia