Dopo la caduta del regime di Assad, il Consiglio europeo ha riconosciuto un’opportunità storica per il popolo siriano di avviare la ricostruzione del Paese attraverso un processo politico inclusivo.
Il 24 febbraio, l’UE ha deciso di sospendere alcune misure restrittive per sostenere la transizione politica, la ripresa economica e la stabilizzazione della Siria. L’obiettivo è di promuovere il dialogo, facilitare le attività nei settori chiave dell’energia e dei trasporti e agevolare le operazioni finanziarie essenziali per la ricostruzione e gli aiuti umanitari.
Le nuove misure prevedono la sospensione delle restrizioni nei settori dell’energia e dei trasporti, la rimozione di cinque entità dall’elenco dei soggetti sanzionati e l’introduzione di esenzioni per agevolare operazioni bancarie e umanitarie. È stata inoltre prorogata l’esenzione umanitaria e allentato il divieto di esportazione di beni di lusso per uso personale. Il Consiglio continuerà a monitorare la situazione e a valutare ulteriori sospensioni, garantendo la validità di quelle già adottate, ma mantiene le sanzioni correlate al regime di Al-Assad, sulle armi chimiche, sul traffico di droga e su beni sensibili.
Le sanzioni imposte dall’UE hanno rappresentato uno strumento di pressione contro il regime di Al-Assad, responsabile della dura repressione della popolazione siriana. Con la sua caduta, si apre una nuova fase di speranza per il paese, in cui tutti i cittadini, sia in patria che nella diaspora, dovrebbero poter contribuire alla ricostruzione. L’Unione Europea ribadisce il proprio impegno a sostegno del popolo siriano in questo delicato momento di transizione.
Per saperne di più: Siria: l’UE sospende le misure restrittive in settori economici chiave