Lo scorso 23 agosto, si è celebrata la Giornata europea della memoria per le vittime di tutti i regimi totalitari e autoritari. Tale ricorrenza è stata istituita nel 2009 dal Parlamento europeo, con una sua risoluzione. L’obiettivo era quello di ricordare le vittime dei regimi totalitari, con dignità e imparzialità. Da allora, questa giornata è stata celebrata ogni giorno attraverso l’Europa, tenendo così viva la memoria delle vittime. La Commissione europea supporta dei progetti attraverso l’Europa, che affrontano la storia dei crimini nei regimi totalitari ed incoraggiano la memoria. Costruito sul precedente programma di finanziamento comunitario “Europa per i cittadini”, del periodo 2014 – 2020, il nuovo programma di finanziamento “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori” aiuta delle iniziative, che promuovono il ricordo delle cause e delle conseguenze dei regimi totalitari, in particolare del Nazismo, ma anche del Fascismo, dello Stalinismo ed anche degli altri regimi totalitari comunisti.
Per commemorare questo giorno, sono intervenuti la Vice presidente per i Valori e la Trasparenza, Věra Jourová, Didier Reynders, commissario per la Giustizia, Helena Dalli, commissaria per l’Eguaglianza, che hanno rilasciato una breve dichiarazione. Essi hanno dichiarato che: “il 23 agosto 1939, la Germania e l’Unione Sovietica firmarono il patto Molotov-Ribbentrop, ponendo le basi per la violenza e l’occupazione nazista e sovietica in tutta Europa e consentendo agli avversari di ritagliarsi sfere di influenza nell’Europa orientale. Oggi, 85 anni dopo, onoriamo e rendiamo omaggio a coloro che sono caduti vittime dei regimi totalitari in tutto il mondo, agli uomini e alle donne coraggiosi che hanno rischiato e perso la vita per combattere contro i poteri oppressivi e a coloro che continuano a opporsi a tali regimi. E’ essenziale per noi preservare la memoria storica (…) per venire a patti con il passato e garantire che non si ripeta”.
