Si è svolta dal 22 al 25 aprile la seconda plenaria del Parlamento europeo per il mese di aprile, ultima sessione prima della tornata elettorale dell’8 e 9 giugno prossimi.
Non deve pertanto stupire l’ampia mole di provvedimenti giunti ad approvazione al termine dell’iter procedurale previsto, alcuni dei quali particolarmente rilevanti.
Spicca, tra questi, il via libera al Patto di Stabilità (e crescita), in merito a cui si rimanda all’approfondimento a firma di Franco Chittolina.
Numerosi i provvedimenti in materia ambientale, a cominciare dal cd. “Net-Zero Industry Act”, il regolamento con il quale si intende incentivare la produzione “made in UE” della tecnologia necessaria per abbattere le emissioni di gas serra nel territorio dell’Unione. Via libera anche al regolamento sugli imballaggi con il quale si punta ad una riduzione significativa dell’uso e dell’impatto di questi ultimi. Approvato anche l’accordo di revisione della direttiva sull’inquinamento atmosferico, con la quale si introducono limiti più stringenti da raggiungere entro il 2030.
In materia di sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale, rileva invece la nuova direttiva sulla sostenibilità delle imprese con la quale si impone a queste ultime l’obbligo di adoperarsi per ridurre il proprio impatto sotto entrambi i profili.
In materia di lavoro, il Parlamento europeo ha adottato la nuova direttiva sul lavoro delle piattaforme con la quale, tra le altre cose, si introduce una presunzione di subordinazione nel rapporto di lavoro in presenza di determinate condizioni.
In materia di agricoltura il Parlamento ha approvato una revisione ai regolamenti PAC con la quale si introducono le deroghe, precedentemente annunciate, relative alle cosiddette condizionalità ambientali. Sono confermate fino al 2025 le esenzioni dai dazi per i prodotti agricoli ucraini, prevedendo tuttavia la possibilità di introdurre misure di tutela per gli agricoltori dell’UE in relazione a determinate categorie di prodotti.
Sul versante della politica estera, il Parlamento europeo, con una risoluzione non vincolante, ha espresso parole di condanna contro l’attacco perpetrato dall’Iran in risposta all’attacco al consolato iraniano di Damasco, sottolineando la necessità di fermare l’escalation di violenza nell’area.
Con un’altra risoluzione non vincolante ha inoltre denunciato le interferenze delle potenze straniere – della Russia, in particolar modo – nella vita democratica dell’Unione, specialmente alla vigilia delle elezioni europee, invitando i Paesi dell’UE a mettere in atto le contromisure necessarie a contrastare il fenomeno.
Tra gli altri provvedimenti adottati, figurano:
- la revisione della direttiva in materia di prevenzione e lotta contro la tratta di esseri umani e protezione delle vittime, che rafforza il sistema di sanzioni precedentemente in vigore;
- il regolamento sui prodotti realizzati tramite lavoro forzato, grazie al quale sarà possibile indagare su merci e catene di approvvigionamento sospette e, in caso di esito positivo, ritirare tali prodotti dal mercato;
- le nuove norme in materia di illeciti da circolazione stradale che consentiranno di porre fine alla sostanziale impunità per le trasgressioni compiute in Paesi UE diversi dal proprio;
- l’atto di creazione del nuovo spazio europeo dei dati sanitari, che ne faciliterà l’accesso e ne rafforzerà la tutela in tutti i Paesi UE;
- la direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, con la quale si introducono sanzioni più severe e strumenti di prevenzione e tutela;
- la direttiva sul “diritto alla riparazione”, con la quale si disciplinano obblighi e garanzie a tutela dei consumatori volti a garantire loro riparazioni dei prodotti a prezzi convenienti ed entro termini ragionevoli e l’accesso a parti di ricambio;
- la direttiva sulle carte UE di disabilità e parcheggio.
L’ultimo atto del Parlamento europeo è stata la risoluzione non vincolante con la quale ha espresso una dura condanna nei confronti della “legge sulla sovranità” approvata dal governo ungherese, ritenendola apertamente in contrasto con i principi dello stato di diritto.
La prossima plenaria avrà luogo il 16 luglio 2024 a Strasburgo, dando il via alla nuova legislatura 2024-2029.