Indipendenza dei giudici polacchi: la Commissione chiede alla Corte di giustizia sanzioni nei confronti della Polonia

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Il 7 settembre 2021 la Commissione europea ha adottato due decisioni distinte, riguardo all’intromissione delle autorità polacche nel sistema giudiziario polacco. Più precisamente, la Commissione ha inviato alla Corte di giustizia una richiesta di sanzioni pecuniarie e ha deciso di inviare alla Polonia una lettera di messa in mora.

Questi due provvedimenti sono stati presi poiché la Polonia non ha effettuato i cambiamenti richiesti precedentemente per ripristinare l’indipendenza del sistema giudiziario e fornire protezione dal controllo politico ai giudici. Ai sensi dell’articolo 260, paragrafo 2, TFUE, infatti se la Corte di giustizia constata che uno Stato membro ha mancato a uno degli obblighi ad esso incombenti in virtù del trattato, lo Stato è tenuto ad adottare le misure necessarie per conformarsi pienamente alla sentenza. 


Il 29 aprile 2020 la Commissione aveva avviato una procedura di infrazione a proposito della legge del 20 dicembre 2019 e del nuovo regime disciplinare, che modificano il funzionamento del sistema giudiziario polacco, sospendendo per esempio l’immunità giudiziaria della Corte suprema e la possibilità di applicare direttamente il diritto dell’UE. 

Il 15 luglio 2021, nella sentenza C-791/19, la Corte di giustizia ha stabilito che il regime disciplinare applicabile ai giudici in Polonia non è compatibile con il diritto dell’Unione. 

Per approfondire: il comunicato della Commissione europea 

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