Conciliare vita privata e professionale: proseguono le consultazioni

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La Commissione europea il 30 maggio ha dato avvio alla seconda fase di consultazione dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro sulle modalità   per favorire un maggiore equilibrio tra lavoro, vita privata e vita familiare. Nell’ottobre scorso la Commissione aveva invitato le parti sociali europee ad esprimere la loro opinione sulla necessità   di un intervento comunitario in materia, ricevendo tredici risposte. In tutte si riconosce l’importanza di temi quali lo sviluppo di strutture di accoglienza per i bambini e i familiari non autosufficienti, la necessità   che gli uomini usufruiscano effettivamente delle misure per conciliare vita professionale e familiare, la parità   di retribuzioni, la flessibilità   dell’orario di lavoro e l’adeguamento della normativa in vigore in materia di conciliazione tra vita professionale e vita familiare. Il documento invita le parti sociali ad esprimere la loro opinione sul modo migliore di procedere per: accrescere la disponibilità   di strutture di accoglienza dei bambini e fare in modo che siano abbordabili, accessibili e qualitativamente adeguate; rafforzare lo scambio di buone pratiche; incoraggiare gli uomini ad usufruire delle misure disponibili per conciliare vita professionale e vita familiare; sviluppare e promuovere sistemi di lavoro innovativi, adattabili e flessibili; formulare raccomandazioni su proposte di nuovi tipi di congedo e miglioramenti in materia di tutela della maternità  . Non appena ottenuto il parere delle parti sociali europee, la Commissione deciderà   se è necessario elaborare una proposta legislativa in materia.
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