Il Consiglio dell’UE adotta una raccomandazione per far fronte all’aumento della disoccupazione giovanile

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Lo scorso 30 novembre, il Consiglio dell’UE ha votato, in modo unanime, una raccomandazione agli Stati membri per una maggiore inclusione dei giovani nel mondo del lavoro. L’obiettivo principale è quello di sostenere al meglio l’occupazione giovanile nell’Unione Europea, in un periodo difficile, come quello della crisi che stiamo vivendo.  La risposta del Consiglio cerca di rispondere ai crescenti tassi di disoccupazione giovanile, che si registrano in tutta Europa e all’incremento considerevole dei cosiddetti NEET, i giovani che non studiano, né lavorano.

Questa raccomandazione del Consiglio, oltre a ribadire l’impegno degli Stati membri verso una soluzione della problematica della disoccupazione giovanile, dovrebbe predisporre i singoli sistemi nazionali, affinché i giovani europei possano ricevere un’offerta di lavoro, di istruzione, di tirocinio o di apprendistato, entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale. La raccomandazione del Consiglio allarga la piattaforma dei destinatari del provvedimento: oltre ai giovani dai 25 ai 29 anni, dovranno essere inclusi anche altri gruppi più vulnerabili, quali i NEET, le giovani donne e i portatori di disabilità.

Questo nuovo strumento di garanzia per i giovani sarà attuato attraverso i necessari coordinamenti a livello nazionale, regionale e locale, tenendo conto delle seguenti fasi:

  • la mappatura dei gruppi destinatari;
  • il coinvolgimento dei soggetti destinatari, attraverso adeguate campagne d’informazione;
  • delle attività di profilazione, consulenza ed orientamento, al fine di offrire il miglior servizio possibile ai destinatari della misura;
  • la predisposizione di adeguati incentivi all’occupazione, qualità ed equità del lavoro, facilitando il ricollocamento del lavoratore.

Tutte le misure previste saranno finanziate dai fondi europei, in particolare dal Fondo Sociale Europeo Plus (“FSE +”).

Per ulteriori informazioni: il comunicato del Consiglio dell’UE

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