Coronavirus: la Commissione incrementa il bilancio per i voli di rimpatrio e la scorta rescEU

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Lo scorso 27 marzo 2020, la Commissione Europea ha proposto di rendere disponibili e accessibili 75 milioni di euro provenienti dal bilancio europeo, al fine di aiutare gli Stati membri a rimpatriare cittadini europei e al fine di aumentare le risorse disponibili per la scorta di attrezzature mediche rescEU.

In primo luogo, grazie ai voli di rimpatrio coordinati dal meccanismo di protezione civile dell’Unione e cofinanziati dell’UE, dall’inizio dell’epidemia sono già state rimpatriate in Europa 2 312 persone da Cina, Giappone, Stati Uniti, Marocco, Tunisia, Georgia, Filippine e Cabo Verde. Per i prossimi giorni sono previsti più di 80 altri voli di rimpatrio.

In secondo luogo, le proposte della Commissione Europea mirano ad incrementare il numero di scorte di attrezzatture mediche (respiratori, mascherine protettive e attrezzature mediche essenziali), incluse nell’ambito del progetto rescEU, attraverso uno stanziamento di 80 milioni di €.

Per assicurare il pieno finanziamento di tali operazioni, la Commissione sta per presentare un nuovo progetto di bilancio rettificativo, che conterrà,  fra altre, le seguenti erogazioni:

  • 350 milioni di € di assistenza alla gestione dei flussi migratori a favore della Grecia, da aggiungere ai 350 milioni di € di assistenza emergenziale già mobilitati.
  • 3,6 milioni di €, destinati al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

Il commissario Johannes Hahn, responsabile del bilancio dell’UE, ha dichiarato: “La misura odierna costituisce un ulteriore esempio del modo in cui il bilancio dell’UE possa apportare un valore aggiunto, quando e dove è più necessario. È anche uno dei migliori esempi di solidarietà e cooperazione a livello europeo.”

Il Commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarčič ha dichiarato: “Consentire ai nostri cittadini di rientrare in sicurezza nel loro paese è una priorità. Il nostro Centro di coordinamento della risposta alle emergenze continua a lavorare 24 ore su 24 con gli Stati membri per soddisfare le loro richieste.”

Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione

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