La Commissione europea ha presentato le prime riflessioni sulla costruzione di un’Europa sociale forte per transizioni giuste. Si tratta di analizzare varie sfide del futuro del continente, con l’obiettivo di mettere sempre al primo posto i diritti dei cittadini, in particolare nel settore dell’occupazione e dei diritti sociali.
L’Europa oggi è un luogo unico, dove la prosperità, l’equità e un futuro sostenibile sono messi sullo stesso piano, con tenori di vita tra i più alti al mondo, condizioni di lavoro tra le migliori e di sistemi di protezione sociale tra i più efficaci. Ma l’UE ha di fronte a sé molte innovazioni da affrontare.
Il pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dalle istituzioni e dai leader dell’UE nel novembre 2017, analizza i grandi cambiamenti che stanno caratterizzando la nostra epoca, i mutamenti climatici, l’invecchiamento della popolazione, l’intelligenza artificiale e la robotica, che portano con sé nuove opportunità di lavoro e sfide riguardanti tutti gli Stati e i cittadini europei. Attraverso il Green Deal, nuova strategia di crescita dell’UE, la Commissione intende affrontare contemporaneamente tutte queste sfide, per rendere l’Europa sempre più forte, sicura, con sistemi di protezione sociale avanzati e con grandi capacità di innovazione e competitività.
Sulla base del pilastro europeo dei diritti sociali, la Commissione europea ha presentato alcune importanti iniziative, e, in particolare, ha avviato la consultazione delle parti sociali (imprese e sindacati) su salari minimi equi per i lavoratori dell’UE. Nonostante un’occupazione dai livelli elevati, si registrano ancora molti casi di cittadini in difficoltà nell’arrivare a fine mese. La presidente von der Leyen e la Commissione desiderano un salario minimo equo per tutti i lavoratori europei, ovunque essi lavorino. Questa consultazione dunque serve a comprendere se le parti sociali ritengono necessario un intervento europeo riguardo al tema e, in tal caso, se desiderano negoziarlo tra loro.
Altre iniziative in programma riguardo al 2020 riguardano il tema della retribuzione e la parità di genere, aggiornamenti riguardanti le competenze europee e le garanzie per i giovani, le piattaforme digitali, la disabilità, la demografia e l’invecchiamento.
Per saperne di più: il comunicato della Commissione