Sostegno record alla moneta unica a vent’anni dalla sua introduzione

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Il 2019 è l’anno in cui l’euro ha compiuto vent’anni. Infatti, il 1° gennaio 1999, 11 Stati membri dell’Unione Europea decisero di adottare una politica monetaria comune attraverso l’istituzione di un’unica moneta. Vent’anni dopo, l’Eurobarometro ha sondato il parere dei cittadini europei nei confronti dell’euro, sulla base di domande inerenti al loro reddito famigliare ed alle loro aspettative sulla situazione economica nel complesso. I risultati pubblicati si sono rivelati piuttosto sorprendenti.

Innanzitutto, la moneta unica è considerata come un aspetto positivo dell’UE da parte del 76% degli interpellati, una cifra record dal 2002 ed in crescita di due punti percentuali rispetto all’anno precedente. Similarmente, due terzi degli intervistati si sono detti convinti che l’euro apporti benefici al proprio Paese e, in generale, in tutti gli Stati la maggioranza si è sempre mostrata a favore della moneta unica. Inoltre, quattro cittadini su cinque hanno evidenziato come l’euro abbia reso più agevole condurre attività economiche transfrontaliere, comparare prezzi e fare acquisti all’estero, soprattutto sul web.

Nonostante la delicatezza del tema, quasi sette intervistati su dieci ritengono necessario un maggiore coordinamento delle politiche economiche all’interno dell’eurozona, mentre soltanto il 7% si è dichiarato contrario. Infine, due terzi dei cittadini europei si sono detti favorevoli all’eliminazione delle monetine da 1 e 2 centesimi mediante un arrotondamento obbligatorio del prezzo finale degli acquisti ai cinque centesimi più vicini.

A margine di questi risultati, Pierre Moscovici, il predecessore di Paolo Gentiloni al ruolo di Commissario responsabile per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha così commentato: «Sono lontani i giorni in cui l’integrità della moneta unica veniva messa in discussione. L’euro è uno dei maggiori successi europei e ha apportato benefici tangibili sia ai cittadini e alle imprese che ai governi europei»aggiungendo che bisogna continuare a lavorare affinché «il sostegno continui ad aumentare e che i benefici apportati dall’euro siano condivisi in maniera più equa tra tutti i nostri cittadini».

Per approfondire: il comunicato della Commissione, il testo integrale del report

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