Europarlamento: rafforzare e completare il mercato unico

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àˆ necessario completare il mercato unico «che è la linfa vitale dell’economia europea» e prerequisito essenziale per realizzare la strategia Europa 2020, sostiene il Parlamento Europeo che al proposito ha approvato tre risoluzioni non legislative.
Secondo l’Europarlamento, infatti, devono essere colmate le lacune nei servizi, negli appalti pubblici e «per altre 150 questioni aperte che ancora esistono». Così, le tre risoluzioni approvate riguardano altrettanti aspetti del mercato unico: governance e partenariato, imprese e crescita e la questioni della partecipazione attiva dei cittadini al mercato. Ogni risoluzione presenta 5 priorità   e una serie di proposte concrete, sia legislative che non legislative.
Su tutte la questione della leadership politica: gli eurodeputati suggeriscono che sia concesso al presidente della Commissione un mandato per coordinare e sorvegliare l’implementazione del piano di rilancio, in stretta cooperazione con il presidente del Consiglio Europeo e le autorità   nazionali, aggiungendo che il ruolo del Parlamento Europeo nel processo legislativo che riguarda il mercato interno dovrebbe essere rafforzato. àˆ chiesta anche l’attivazione immediata delle procedure d’infrazione nel caso di fallimento dei tentativi di conciliazione, mentre i governi nazionali dovrebbero ridurre il deficit di trasposizione della legislazione.
Per finanziare i progetti a sostegno di occupazione e innovazione e quelli transfrontalieri d’infrastrutture nel campo dell’energia, del trasporto e delle telecomunicazioni, l’Europarlamento propone la creazione di obbligazioni europee (EU project bond). Per migliorare la fiducia dei consumatori sul commercio on line e l’opportunità   di crescita per le piccole imprese è chiesto alla Commissione di presentare proposte che rendano le procedure per gli appalti pubblici più efficaci e meno burocratiche.
Tra le varie proposte, i deputati europei chiedono poi di migliorare le regole per il riconoscimento delle qualifiche professionali e la creazione di un “passaporto europeo delle competenze”, di estendere il regolamento su roaming per ridurre i costi anche sul trasferimento dei dati (navigazione web su cellulare), rafforzare i controlli alle frontiere sulle importazioni da Paesi terzi, rendere più trasparenti le spese bancarie e garantire la piena portabilità   dei diritti relativi alla pensione. L’Aula ha adottato infine un emendamento di compromesso che chiede alla Commissione di garantire che i diritti sociali siano rispettati e che, ove giustificato, si debba includere un riferimento alle politiche sociali nella legislazione sul mercato unico.

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