Disastri naturali: la Commissione propone tre interventi finanziati dal Fondo di solidarietà

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Anche l’Italia tra i beneficiari dopo le inondazioni dello scorso autunno

La Commissione europea ha recentemente deliberato tre nuove proposte di stanziamento delle risorse facenti parte del Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE), istituito nel 2002 per sostenere gli Stati membri impegnati a far fronte a disastri e calamità naturali.

Nel progetto della Commissione, dal valore complessivo di 293,5 milioni di Euro, 277,2 milioni di Euro vengono assegnati all’Italia in risposta ai danni provocati dalle inondazioni e dai dissesti idrogeologici che hanno colpito il nostro Paese nel corso dell’autunno 2018; per i danni arrecati dal medesimo fenomeno meteorologico, l’Austria riceverà 8,1 milioni di Euro; la Romania, infine, potrà contare su aiuti per 8,2 milioni di Euro, destinati ad alleviare le conseguenze delle inondazioni che hanno colpito il Paese nell’estate 2018.

La Commissione ha inoltre pubblicato la prima relazione di valutazione sui risultati conseguiti attraverso il Fondo: nei suoi 17 anni di attività ha erogato ben 5,2 miliardi di Euro, 1,2 miliardi dei quali destinati al nostro Paese per far fronteggiare le conseguenze dei terremoti che nel 2016/2017 hanno devastato l’Italia centrale.

Nella relazione non mancano indicazioni relative ad alcuni aspetti del meccanismo di funzionamento del Fondo tutt’ora perfettibili. In primis, la rapidità nello stanziamento delle risorse, subordinato all’approvazione di Parlamento europeo e Consiglio, a miglioramento del quale è in corso di valutazione l’ipotesi di incrementare la quota di risorse per la quale è possibile disporre pagamenti anticipati.

Inoltre, per aumentare l’efficacia degli interventi sovvenzionati dal Fondo e garantire uniformità applicativa su tutto il territorio dell’Unione, la Commissione intende fornire agli Stati membri linee guida e metodologie comuni, nonché incentivare la diffusione e applicazione di buone prassi nella gestione delle catastrofi e nella valutazione dei danni da queste arrecati.

Per approfondire: il comunicato della Commissione


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