La Commissione Europea ha pubblicato i dati 2009 relativi al sistema EURODAC (European Dactyloscopie ), il database europeo che aiuta a determinare quale Stato membro sia competente nell’esame di una domanda di asilo.
Secondo quanto si legge nel Rapporto, nel 2009 sarebbero in calo gli ingressi irregolari nell’UE e in aumento le domande di asilo; i «richiedenti multipli», cioè coloro che presentano domanda più volte allo stesso Stato membro o a più Stati membri, sarebbero passati in un anno dal 17 al 23,3% del totale.
Va perಠprecisato che questo dato potrebbe essere spurio e contenere delle ridondanze perchà© la registrazione delle impronte digitali della stessa persona potrebbe essere stata effettuata sia dallo Stato a cui la persona ha presentato domanda sia dallo Stato che è competente ad esaminarla e prenderla in carico. Per evitare questa incoerenza la Commissione propone una modifica del regolamento EURODAC adottato nel dicembre 2008.
EURODAC è stato definito dalla commissaria europea responsabile per gli Affari interni Cecilia Malmstrà ¶m «elemento essenziale del comune regime di asilo in Europa» in quanto «contribuisce efficacemente alla gestione delle domande di asilo monitorando gli ingressi illegali ed evitando la duplicazione delle domande stesse».
Nel 2009 EURODAC ha esaminato 236.936 serie di impronte digitali di richiedenti asilo e 31.071 serie di impronte appartenenti a persone che hanno varcato irregolarmente le frontiere UE e 85.554 serie di impronte di persone fermate in situazione di soggiorno irregolare in uno Stato membro.
Le domande di asilo sono dunque aumentate in un anno dell’8%, confermando il trend del biennio precedente; in aumento anche il numero di persone che attraverso EURODAC sono state fermate in un momento in cui soggiornavano illegalmente in uno Stato membro(+12% rispetto al 2008). In drastico calo, infine, il numero delle persone registrate da EURODAC per irregolare attraversamento delle frontiere UE: dopo il consistente aumento del 2008 (+63%) si è registrato un calo del 50% tra il 2008 e il 2009.
Continuano ad allungarsi, si legge infine nel Rapporto, i tempi che intercorrono tra la rilevazione dei dati dattiloscopici e la loro trasmissione all’unità centrale di RURODAC: in alcuni casi si arriva ad un intervallo di tempo superiore ai 36 giorni che preoccupa la Commissione in quanto potrebbe causare errori nell’attribuzione della responsabilità di esame di una domanda d’asilo.
La già citata proposta di modifica del regolamento dovrebbe risolvere questo problema fissando termini precisi per la trasmissione dei dati.