Diffondere i benefici derivanti dall’era digitale a tutte le fasce sociali per accrescere la prosperità e il benessere in Europa, questo l’obiettivo dell’Agenda europea del digitale presentata nei giorni scorsi dalla Commissione Europea.
Oltre la metà dei cittadini dell’UE, cioè circa 250 milioni di persone, si collega quotidianamente a Internet, tuttavia un altro 30% non lo ha mai fatto. Secondo la Commissione è invece importante che tutte le persone, «vecchi e giovani e a prescindere dall’estrazione sociale», possano esercitare il diritto ad accedere alla conoscenza e alle competenze necessarie «a far parte dell’era digitale», dato che in misura sempre maggiore il commercio, i servizi pubblici, sociali e sanitari, l’istruzione e la vita politica sono reperibili in rete.
Partendo dalla constatazione che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno già determinato la metà dell’aumento di produttività in Europa avvenuto negli ultimi 15 anni, l’Agenda indica sette aree di azione prioritarie: la creazione di un mercato unico del digitale; una più estesa interoperabilità ; una maggiore fiducia in Internet e nella sua sicurezza; un accesso molto più veloce al web; investimenti più consistenti nel settore ricerca e sviluppo; un miglioramento dell’alfabetizzazione e dell’inclusione digitali; l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per sostenere le principali sfide che la società si trova ad affrontare, come il cambiamento climatico e l’invecchiamento demografico.
In queste sette aree d’azione, l’Agenda del digitale prevede 100 interventi di cui 31 dovrebbero avere carattere legislativo. L’Agenda del digitale costituisce la prima delle sette iniziative faro della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.