Pronti 45 miliardi di euro per aiutare la Grecia

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Nel corso di una teleconferenza svoltasi tra i ministri delle Finanze dei 16 Paesi della zona euro è stato deciso che l’UE metterà   a disposizione della Grecia prestiti per 30 miliardi di euro nel primo anno.
Il presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker, ha spiegato che tutti gli Stati membri dell’UEM contribuiranno agli aiuti alla Grecia in base alle quote di capitale nella Banca Centrale Europea (quella dell’Italia è del 12,49% e tradotta in quota-parte di eventuali prestiti bilaterali alla Grecia puಠarrivare fino a un importo pari a 3,74 miliardi di euro).
Ai 30 miliardi di euro messi a disposizione della Grecia dai Paesi dell’euro se ne dovrebbero aggiungere altri 15 stanziati dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), per un totale di 45 miliardi di euro. I tecnici della Commissione Europea e del FMI stanno definendo i dispositivi comuni in caso di intervento per un aiuto alla Grecia: «Ormai siamo operativi, qualora il meccanismo dovesse essere applicato» ha dichiarato Juncker, mentre il commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn ha spiegato che spetta al governo greco dire se intenderà   fare ricorso al prestito, ma l’attivazione in ogni caso «sarà   molto rapida». Gli Stati membri della zona euro applicheranno tutti lo stesso tasso sotto il coordinamento della Commissione e della BCE.
Le autorità   della Grecia hanno accolto con favore la decisione europea, sottolineando che si tratta di «un riconoscimento degli sforzi della Grecia» per stabilizzare la situazione finanziaria. Il ministro delle Finanze, Giorgio Papaconstantinou, ha tuttavia ribadito che la Grecia non ha ancora chiesto l’attivazione del meccanismo.
Il premier greco, Giorgio Papandreou, avevano già   spiegato che la Grecia avrebbe attivato il meccanismo di sostegno «solo se necessario», precisando che nelle intenzioni del suo governo tale meccanismo è visto come «una pistola carica sul tavolo» che sia di avvertimento agli speculatori, e consenta di ridurre i tassi: «Il punto è vedere se tale maccanismo convincerà   i mercati in quanto arma sul tavolo» ha aggiunto Papandreou.

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