Persi altri due milioni di posti di lavoro nell’UE

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Nel primo trimestre dell’anno il numero di persone occupate è sceso dello 0,8% rispetto al trimestre precedente sia nell’UE sia nella zona dell’euro, secondo le rilevazioni Eurostat, con una perdita di posti di lavoro stimata in 1,9 milioni nell’UE a 27 di cui 1,2 milioni nell’area dell’euro.
Il calo dell’occupazione ha riguardato praticamente tutti gli Stati membri dell’UE, con le diminuzioni più rilevanti registrate in Lituania (-4,5% rispetto all’ultimo trimestre 2008 e -5,1 su base annua) e in Spagna (-3,1% rispetto al trimestre precedente e -6,4% su base annua, con una perdita di circa 800.000 posti di lavoro nei primi tre mesi del 2009), ma la situazione è preoccupante anche in Lettonia ed Estonia (calo su base annua rispettivamente dell’8,2% e del 7,2%).
Diminuzioni significative tra l’ultimo trimestre 2008 e il primo trimestre 2009 hanno riguardato anche Austria (-1,3%) e Portogallo (-1,2%), mentre perdite più contenute sono state registrate nel Regno Unito (-0,5%), in Francia (-0,4%), Italia e Germania (entrambe -0,3%, ma l’Italia segna un -0,8% su base annua).
Pochi giorni prima Eurostat aveva pubblicato i dati sulla disoccupazione aggiornati ad aprile, con un tasso che nella zona euro ha raggiunto il 9,2% cioè il più elevato dal settembre 1999, mentre nell’UE a 27 è salito all’8,6% il che corrisponde al tasso più alto dal gennaio 2006. In termini assoluti, Eurostat stima un numero di 20,82 milioni di disoccupati nell’UE di cui 14,58 nella zona euro, con un aumento di 4,6 milioni in un anno nell’UE e di 3,1 milioni nei Paesi dell’euro.

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