Nonostante la richiesta di cessate il fuoco «permanente» avanzata dai ministri degli Esteri dell’UE, riuniti a Parigi in un Vertice straordinario, continuano i bombardamenti israeliani su Gaza che hanno già provocato almeno 370 morti e oltre 1700 feriti.
I ministri degli Esteri dell’UE si sono incontrati a Parigi per un Vertice voluto espressamente dal presidente francese Nicolas Sarkozy, nelle ultime ore della sua presidenza di turno dell’UE. Nel corso del Vertice, presieduto dal ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, e a cui ha preso parte anche l’Alto rappresentante dell’UE per la Politica estera e di sicurezza, Javier Solana, è stato concordato dai rappresentanti dei 27 Paesi dell’UE un piano basato su quattro punti: la richiesta di un cessate il fuoco immediato per ragioni umanitarie; l’apertura dei valichi tra Gaza e l’Egitto e Gaza e Israele; la ripresa dei negoziati; la disponibilità dell’UE a inviare una missione di osservatori per controllare il rispetto della tregua da ambo le parti. Per questa missione potrebbero essere dispiegati osservatori della Difesa europea (PESD) nell’ambito di una forza internazionale con il sostegno di un mandato dell’ONU. «Auspichiamo un cessate il fuoco che sia permanente, che sia rispettato, con un accesso umanitario ben sicuro perchà© le vittime sono numerose e bisogna assicurarsi degli aiuti, e quindi anche un ritorno al processo di pace» ha detto Kouchner a margine della riunione di Parigi.
La richiesta dell’UE è subito stata supportata dal Quartetto per il Medio Oriente, di cui l’UE fa parte insieme a USA, Russia e ONU. Il Quartetto ha infatti chiesto un immediato cessate il fuoco «chiedono a tutte le parti di rispondere ai bisogni umanitari ed economici a Gaza e di prendere le misure necessarie per assicurarsi il continuo rifornimento di aiuti umanitari». I leader del Quartetto si sono detti d’accordo sul «bisogno urgente di israeliani e palestinesi di continuare sulla strada della pace» e «intendono rimanere in stretto contatto» per continuare a discutere della situazione a Gaza.
Le autorità israeliane hanno perಠrespinto la proposta europea e del Quartetto, almeno nell’immediato, continuando con i bombardamenti perchà© ritengono che gli obiettivi dell’operazione «Piombo fuso» non siano ancora stati raggiunti mentre dichiarano di essere pronte a un’eventuale operazione militare di terra, probabilmente consultando attentamente i sondaggi per le elezioni del febbraio prossimo.