Aiuti di Stato: approvato piano finanziario italiano

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La Commissione europea ha approvato il regime di aiuti proposto dall’Italia per il sostegno dell’economia reale, che prevede la ricapitalizzazione di istituzioni finanziarie fondamentalmente sane per un impegno economico totale di circa 15-20 miliardi di euro.
L’esecutivo europeo ha infatti giudicato il regime proposto dall’Italia in linea con la comunicazione contenente gli orientamenti sugli aiuti di Stato per il superamento della crisi finanziaria. In particolare, le misure sono limitate nel tempo e nella portata, prevedono tassi di remunerazione orientati al mercato e contengono abbastanza incentivi per il riscatto della partecipazione dello Stato nel tempo, nonchà© sufficienti misure di salvaguardia per evitare abusi.
Le misure italiane di ricapitalizzazione consentono all’Italia di sottoscrivere strumenti di debito subordinati, ma potranno beneficiarne solo banche giudicate fondamentalmente solide sulla base del loro livello di spread sui contratti di credit default swap (CDS), del rating loro attribuito e dell’ulteriore valutazione effettuata dalla Banca d’Italia. La dotazione di capitale sarà   limitata al 2% del valore dell’insieme delle attività   della banca ponderate per il rischio e, in linea di massima, entro un livello dell’8% del capitale.
La Commissione europea ritiene dunque che il regime e gli impegni costituiscano uno strumento adeguato per ristabilire la fiducia nella qualità   creditizia delle istituzioni finanziarie italiane e per stimolare l’erogazione di prestiti all’economia reale. Le misure sono opportunamente strutturate e gli interventi saranno limitati al tempo necessario per stabilizzare il settore finanziario italiano. Ogni sei mesi sarà   presentata alla Commissione una relazione sul funzionamento del regime. Eventuali necessità   di prorogare il regime al di là   dei sei mesi dall’adozione o di apportare modifiche verranno notificate alla Commissione, che avrà   così modo di verificare che le misure non abbiano una durata maggiore di quanto giustificato dalla crisi finanziaria.

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