La Commissione europea ha approvato quattro richieste di aiuto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) da parte dell’Italia che dovrebbe così aiutare circa 6000 lavoratori del settore tessile a ritrovare un lavoro.
Le richieste, per un totale di oltre 35 milioni di euro e ora trasmesse dall’esecutivo europeo a Parlamento e Consiglio, riguardano i lavoratori licenziati in varie imprese, soprattutto di piccole dimensioni, in quattro regioni italiane in seguito ai radicali cambiamenti nella produzione tessile mondiale: Sardegna (1044 licenziamenti in cinque diverse aziende tessili), Piemonte (1537 in 202 aziende), Lombardia (1816 licenziamenti in 190 aziende) e Toscana (1558 in 461 aziende).
I licenziamenti italiani seguono la tendenza generale di trasferimento della produzione dell’abbigliamento e degli accessori nell’Unione europea verso Paesi terzi meno costosi.
Il FEG, istituito dalle istituzioni europee nel 2006, puಠfornire un contributo finanziario in casi in cui oltre 1000 lavoratori in un’azienda o in un settore regionale siano licenziati a causa di cambiamenti strutturali importanti nei flussi commerciali mondiali, comportando un aumento sostanziale delle importazioni nell’UE o un rapido declino nelle quote di mercato comunitarie. Finora sono state presentate 12 richieste al FEG riguardanti 16.111 lavoratori con provvedimenti per un costo totale di 67,6 milioni di euro.