La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere suggerimenti utili a migliorare l’accessibilità dei siti web in Europa, a partire da quelli delle amministrazioni pubbliche, per tutti i cittadini e dunque anche per le persone diversamente abili.
Il 15% circa dei cittadini europei presenta qualche forma di disabilità , mentre si prevede che entro il 2020 il 25% della popolazione totale dell’UE avrà più di 65 anni. Le persone con handicap e le persone anziane hanno spesso difficoltà ad utilizzare la rete Internet, per problemi come l’indebolimento della vista o l’impossibilità di utilizzare correttamente il mouse. Nonostante i ripetuti inviti a migliorare l’accessibilità al web, i progressi restano limitati e «la stragrande maggioranza dei siti non rispetta le norme di convivialità con l’utente universalmente accettate», osserva la Commissione europea. Nel 2007 solo il 5% dei siti web pubblici e meno del 3% di quelli privati nell’UE erano pienamente accessibili in base alle linee guida definite dal consorzio World Wide Web. Alcuni Stati membri (tra i quali Austria, Francia, Italia, Paesi Bassi e Portogallo) hanno adottato provvedimenti per migliorare la situazione, ad esempio con la definizione di obiettivi per i siti web pubblici, ma si tratta di approcci ancora frammentati a livello comunitario.
«Fintanto che l’accesso a Internet per tutti non sarà una realtà , un gran numero di persone non potrà beneficiare dei vantaggi offerti dal web» ha dichiarato presentando l’iniziativa la commissaria europea per la Società dell’informazione e i Media, Viviane Reding, aggiungendo: «Esistono soluzioni semplici a questi problemi: perchà© dunque solo pochissimi editori di siti Internet le applicano? Quante più persone utilizzeranno il web, tanto meglio sarà per l’economia europea e tanto più ricchi saranno i contenuti in linea». Per questo la Commissione invita il settore dell’editoria on line e le amministrazioni pubbliche a impegnarsi più seriamente per rendere Internet più accessibile.
Tutti i soggetti interessati sono quindi invitati a esprimere la loro opinione nell’ambito della consultazione che resterà aperta fino al 27 agosto prossimo e che riguarda anche altre tecnologie come la televisione digitale.