Trattato: il Consiglio europeo prende tempo

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Il Consiglio europeo, riunito a Bruxelles, ha deciso di rinviare la questione del Trattato di Lisbona e del «no» irlandese al prossimo 15 ottobre, quando si terrà   il primo Vertice europeo presieduto dalla Francia e sarà   esaminata «la via da seguire».
I capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri dell’UE hanno infatti preso atto che «occorre più tempo» per esaminare attentamente la crisi istituzionale innescata dal rifiuto irlandese, mentre l’Irlanda sarà   chiamata a «procedere attivamente» in consultazioni interne e con i partner per «proporre una via di uscita».
Nelle sue conclusioni il Consiglio europeo ha sottolineato come il Trattato di Lisbona è già   stato ratificato da 19 Stati membri e che il processo di ratifica «prosegue in altri Paesi», mentre qualche problema è sorto per il blocco espresso dalla Repubblica Ceca che si è detta pronta a ratificare il Trattato solo dopo l’esito dell’esame di costituzionalità   in corso presso la Corte costituzionale.
Il Consiglio ha confermato inoltre la sua volontà   di «occuparsi dei cittadini» e di raggiungere «risultati concreti» nelle politiche «che preoccupano i cittadini», in particolare rispetto all’emergenza inflazione, impegnandosi a elaborare un pacchetto di misure «a breve, medio e lungo termine» contro il caro petrolio e l’aumento delle derrate alimentari.

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