In occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile si sono svolte migliaia di iniziative in tutto il mondo, per l’edizione 2008 centrate in modo particolare sulla necessità di migliorare l’accesso all’istruzione di bambini e ragazzini come giusta risposta al lavoro minorile.
«Il lavoro minorile è una forma di sfruttamento e deve essere contrastato a tutti i livelli» ha dichiarato il commissario europeo per l’Occupazione e gli Affari sociali Vladimà r àƒâ€¦à‚ pidla, aggiungendo che la lotta al lavoro minorile è parte dell’agenda europea per promuovere il «lavoro dignitoso» per tutti e che l’UE è impegnata a supportare la ratifica e l’effettiva applicazione degli standard internazionali definiti dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL-ILO).
A livello mondiale, il numero dei minori lavoratori nella fascia d’età compresa tra i 5 e i 17 anni è sceso dell’11% negli ultimi anni, passando dai 246 milioni del 2000 ai 218 milioni del 2004 secondo le rilevazioni dell’ILO. Si tratta di un risultato importante ma non sufficiente, osserva l’ILO, dal momento che attualmente ancora un bambino su sette è impiegato in attività lavorative.
La diminuzione più rilevante ha riguardato i lavori più pericolosi, con un calo generale del 26% e un numero complessivo passato da 171 milioni nel 2000 a 126 milioni nel 2004. La situazione è migliorata particolarmente nella regione mondiale America Latina e Caraibi, dove il numero di piccoli lavoratori è diminuito di 2/3 nel periodo 2000/2004 e si stima che attualmente solo il 5% dei minori di 14 anni svolga attività lavorative. La situazione peggiore a livello globale riguarda invece l’Africa Subsahariana, regione con circa 50 milioni di minori economicamente attivi che rappresentano circa il 26% della popolazione complessiva della regione. Per quanto riguarda i settori di lavoro, la gran parte dei piccoli lavoratori è impiegata in agricoltura (circa il 70%), il 22% nei servizi e il 9% nell’industria, nelle miniere e nell’edilizia.
Secondo l’ILO, per estirpare totalmente il lavoro minorile servirebbero circa 760 miliardi di dollari da utilizzare per almeno 20 anni, ma i benefici in termini di istruzione e salute ammonterebbero ad oltre 4000 miliardi di dollari: «I benefici economici dovrebbero essere di almeno 6 volte superiori ai costi» sostiene l’ILO, sottolineando come tali cifre non comprendono «gli innumerevoli benefici sociali».