In vigore la direttiva sulla qualità   dell’aria

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L’UE ha adottato la direttiva europea sulla qualità   dell’aria che riunisce quattro precedenti direttive e una decisione del Consiglio, riprendendo quasi integralmente la proposta avanzata nel 2005 dalla Commissione europea.
Il nuovo testo, che sarà   pubblicato a maggio sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, istituisce standard che permetteranno di ridurre la concentrazione delle particelle sottili e fissa le date per la loro applicazione. Le particelle sottili sono considerate tra gli inquinanti più pericolosi per la salute insieme alle particelle più “grosse” note come PM10, già   regolamentate da altre normative.
La direttiva prevede che, nelle aree urbane, gli Stati membri dell’UE riducano mediamente del 20% l’esposizione al PM2,5 entro il 2020 rispetto ai valori del 2010, obbligandoli a portare i livelli di esposizione in queste zone al di sotto di 20 microgrammi/m3 nel 2015. A livello dell’intero territorio nazionale, gli Stati membri dovranno rispettare il valore limite di 25 microgrammi di PM2,5/m3, da raggiungere obbligatoriamente entro il 2015 e, se possibile, già   nel 2010.
Vari studi ritengono che il solo particolato PM2,5, cioè la frazione più fine del PM10, causi una perdita dell’attesa di vita di circa 8,6 mesi e sia la componente più pericolosa delle polveri perchà© puಠrimanere sospeso nell’atmosfera per giorni o settimane. Per particolato si intendono tutte le particelle solide o liquide sospese nell’aria, esclusa l’acqua pura, con dimensioni microscopiche.

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