Proposta una direttiva sulla sicurezza stradale

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La Commissione europea ha adottato una proposta di direttiva che prevede meccanismi tecnici e strumenti giuridici per agevolare l’applicazione transfrontaliera della normativa quando le violazioni del codice della strada sono particolarmente pericolose per la sicurezza.
In pratica, un conducente europeo di autoveicoli potrà   essere identificato e quindi sanzionato se commette un’infrazione in uno Stato membro diverso da quello di immatricolazione del veicolo, una misura che intende contribuire ad aumentare la sicurezza stradale in Europa e al cambiamento dei comportamenti di conducenti in transito e residenti. Inoltre, dovrebbe porre fine alla disparità   di trattamento. Oggi, infatti, se un guidatore commette un’infrazione con un veicolo immatricolato in un altro Stato membro dell’UE, salvo rare eccezioni resta impunito perchà© non è possibile identificarlo nà© verificare l’indirizzo corrispondente al veicolo. Una situazione di impunità   che non solo compromette la sicurezza stradale ma è anche discriminatoria nei confronti dei trasgressori residenti, che sono invece sanzionabili.
La direttiva proposta riguarderà   quattro tipi di infrazioni al codice della strada: eccesso di velocità  , guida in stato di ebbrezza, mancato uso della cintura di sicurezza e mancato rispetto del semaforo rosso. Si tratta di infrazioni che sono la causa principale degli incidenti stradali e che provocano il maggior numero di vittime, con quasi il 75% dei decessi sulle strade.
Per la prima volta dal 2001, nel 2007 il numero di morti sulle strade non è diminuito e continua ad attestarsi intorno alle 43 000 vittime. Un numero calato del 20% tra il 2001 e il 2007, ma sarebbe necessaria una riduzione del 37% per realizzare l’obiettivo di dimezzamento delle vittime di incidenti stradali fissato per il 2010.

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