Il 7 giugno la Commissione europea ha deciso di destinare oltre 6 milioni di € per sostenere la difficile fase di stabilizzazione politica in Libia. Di questi, una sesta parte sarà destinata a studi del territorio per raccogliere dati statistici, individuare le aree di maggior bisogno, e conseguire un’analisi di supporto alla pianificazione delle attività connesse all’obiettivo primario del Fondo. Questa azione sarà attuata dal Programma United Nations Human Settlements Programme (UN Habitat), insieme con United Nations Population Fund (UNFPA).
I restanti 5 milioni andranno allo Stabilisation Facility for Libya, iniziativa del governo libico di Accordo Nazionale (GNA), sostenuto dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e dalla comunità Internazionale, con obiettivo di riabilitare le infrastrutture nelle zone più colpite dal conflitto. Gli interventi strutturali dovrebbero innescare un meccanismo ripristino dei servizi fondamentali a livello comunale, e consentire la ripresa delle attività primarie alla base degli sforzi per stabilizzare la situazione politica generale nel paese. Ma non solo, in quanto si mira a costituire una rete territoriale tra i comuni interessati dagli interventi e le comunità locali, cosi da facilitare partenariati e relazioni volte alla risoluzione pacifica dei conflitti.
