Azione europea per i diritti umani

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La relazione del Parlamento europeo sull’azione comunitaria per il rispetto dei diritti dell’uomo nel corso del 2006 sollecita le istituzioni europee ad agire con più decisione e più coerenza, innanzitutto nei rapporti con i Paesi terzi, imponendo una clausola di rispetto dei diritti dell’uomo in tutti gli accordi internazionali siglati dall’Ue e stabilendo un meccanismo di controllo e di sanzioni che renda effettiva questa clausola. La dimensione dei diritti umani dovrebbe poi essere presente in tutte le politiche europee, comprese quelle interne, come quella migratoria, che deve tutelare il rispetto dei diritti fondamentali degli immigrati clandestini, quella di asilo, che deve offrire maggiori possibilità   ai richiedenti asilo, e quella di lotta al terrorismo, che deve essere rispettosa dello stato di diritto. Gli eurodeputati condannano le iniziative degli Stati membri che contrastano con la politica europea, sia nel campo delle relazioni bilaterali che nella gestione delle politiche interne, come nel caso degli accordi di rimpatrio con Paesi che violano i diritti umani.
Il Parlamento sollecita poi Commissione e Consiglio a sostenere l’iniziativa dell’Assemblea generale dell’ONU in favore di una moratoria universale della pena di morte e a promuovere una ratifica unanime del Trattato che istituisce la Corte penale internazionale (cui non aderiscono gli USA). Gli eurodeputati chiedono infine agli Stati membri di ratificare il Trattato per la proibizione di uso, trasferimento e stoccaggio di bombe a grappolo, auspicando una politica europea per il controllo delle esportazioni di armi legata ad un codice di condotta vincolante.
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