Il 20 aprile scorso, più di quattrocento rappresentanti di lavoratori e impiegati e di Ong si sono incontrati con la Commissione europea per dibattere sulla politica di “flexicurity”(=flessi-sicurezza). La “flexicurity” unisce le politiche attive del mercato del lavoro, le condizioni contrattuali flessibili, le strutture educative e di formazione lungo tutto il corso della vita e i sistemi moderni di protezione sociale.
Il dibattito e le sue conclusioni alimenteranno la riflessione della Commissione europea, che presenterà , entro fine giugno, un comunicato sul tema.
In Europa, la situazione del mercato del lavoro è molto differente tra uno Stato membro e l’altro: recenti studi mostrano perಠche gli Stati membri combinano con successo alcuni aspetti di flessibilità e sicurezza in funzione ai propri bisogni. La maggior parte dei cittadini europei riconosce l’importanza della realizzazione di un mercato del lavoro comune, in grado di fronteggiare le sfide poste dalla globalizzazione.
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