Da Kyoto a Parigi giorno per giorno: 11 Gli accordi bilaterali

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In attesa dell’avvio a Parigi, il prossimo 30 novembre, della XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), la redazione APICE propone alcuni spunti sul tema dell’ambiente tratti da
Agenda sussidiario 2015-2016 “Passato, presente, ambiente”, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Cuneo, 2015.

Gli accordi bilaterali.

A cura di Adriana Longoni

 

L’Accordo Cina-Stati Uniti sul clima, raggiunto il 12 novembre 2014, prevede la riduzione su base volontaria delle emissioni di gas serra. Washington promette di tagliare la produzione di CO2 fra il 26% e il 28% entro il 2026. Pechino si impegna a invertire la rotta entro il 2030 e a produrre il 20% dell’energia da fonti alternative.
L’intesa intende favorire la firma del futuro Trattato per il rinnovo del Protocollo di Kyoto. Insieme Us a e Cina sono responsabili di circa un terzo delle emissioni globali di gas serra.
La Stampa (12 novembre 2014)

Accordo Liberia-Norvegia sulle foreste. Al di là dei grandi accordi internazionali per la riduzione di emissioni nell’atmosfera, va segnalato il primo accordo bilaterale fra Norvegia e Liberia per mettere fine alla deforestazione entro il 2020. La Liberia, sede di una parte significativa di foresta pluviale in Africa occidentale, si impegna a bloccare definitivamente l’abbattimento di alberi in cambio di aiuti allo sviluppo: la Norvegia verserà al Paese 150 milioni di dollari.
greenreport.it

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