Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, ha pubblicato l’Annuario regionale 2015 in concomitanza settimana europea delle regioni e delle città, che si è tenuta a Bruxelles dal 12 al 15 ottobre 2015.
L’Annuario regionale è uno strumento utile a rilevare le diversità regionali dei 28 Stati UE in diversi settori socio economici e a dimostrare l’importanza di una buona politica di coesione. L’ultima edizione, suddivisa in dodici capitoli tematici, contiene un nuovo capitolo, dedicato alle politiche regionali e alla dimensione locale in relazione alla strategia Europa 2020, e restituisce più dettagliatamente la situazione attuale europea. Sono presenti tre sezioni dedicate rispettivamente a: differenze di genere, qualità della vita per grado di urbanizzazione, e informazioni legate alla vita nelle città europee.
Nella sezione dedicata al genere, i dati riportano che le regioni ceche sono quelle con maggior disparità di genere in tema occupazionale, mentre la regione di Madeira in Portogallo è quella con maggior tasso di donne tra i 25-34 anni lavoratrici rispetto agli uomini. Rispetto alla qualità della vita, si registra che il peso del settore industriale e quindi un valore aggiunto economico, è più grande nelle regioni centrali dell’UE (Germania, Polonia, Bulgaria e Paesi Bassi) e al contrario molto basso nelle regioni della capitale.
Altra novità riguarda il sito dell’Eurostat, con l’introduzione di due applicazioni interattive che permettono la visualizzazione dei dati subnazionali: Regional Statistics Illustrated e Statistical Atlas.