La grave situazione dei rifiuti in Campania è monitorata anche dalla Commissione europea, che in gennaio dovrebbe decidere se proseguire o meno la procedura di infrazione contro l’Italia per violazione delle norme comunitarie.
Il procedimento dell’esecutivo europeo nei confronti dell’Italia è stato aperto a fine giugno, per la «cronica crisi dei rifiuti che colpisce Napoli e il resto della regione Campania, dove migliaia di tonnellate di rifiuti si sono accumulate nelle strade e vi sono stati riversamenti in discariche illegali» osserva la Commissione europea. Secondo la direzione generale Ambiente della Commissione, gli impianti regionali per lo smaltimento dei rifiuti sono inadeguati e presentano grossi rischi per la salute e per l’ambiente, creando così una situazione che costituisce una palese violazione della normativa europea sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Alle osservazioni giunte dagli uffici di Bruxelles l’Italia ha risposto in modo non abbastanza convincente, ha dichiarato la responsabile della direzione generale Ambiente della Commissione europea, Pia Bucella, secondo la quale «la lettera del ministero dell’Ambiente italiano sembra riportare il piano di gestione dei rifiuti già adottato. Sicuramente rappresenta un primo passo utile, ma non ancora sufficiente». Per questo, la Commissione europea dovrebbe esaminare dettagliatamente la situazione italiana dei rifiuti nel corso di una riunione che si terrà il prossimo 30 gennaio.