Tre organizzazioni della società civile localizzate rispettivamente in Slovacchia, Grecia e Repubblica Ceca hanno vinto il premio società civile assegnato annualmente dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE).
Si tratta di ETP Slovacchia (Centro per lo Sviluppo sostenibile), dell’archimandrita Athinagoras Loukataris, e di IQ Roma Servis, della Repubblica Ceca. I vincitori sono stati selezionati tra le 81 organizzazione che si erano candidate al premio.
La scelta del CESE di indicare come priorità dell’edizione 2014 del premio l’integrazione dei rom è stata una risposta all’avanzata delle forze populiste e xenofobe alle recenti elezioni europee.
«Le organizzazioni della società civile devono essere incoraggiate a portare avanti i valori – cardine dell’integrazione europea e a combattere ogni forma di intolleranza» ha detto il presidente del CESE Henri Malosse.
ETP Slovacchia lavora da oltre quindici anni al progetto “Costruire speranza” (Building Hope) che offre alle famiglie rom microcredito e percorsi formativi per arrivare alla costruzione della propria casa.
«Ci auguriamo che la nostra esperienza di self – empowermen possa essere un modello per il policy makers europei» ha detto il direttore di ETP Slovacchia ritirando il premio di 15.000 euro.
L’archimandrita greco Athinagoras Loukataris è stato, invece premiato per il lavoro che da dieci anni svolge nella città greca di Dendropotamos, non distante da Salonicco, dove i rom rappresentano il 75% della popolazione, con una elevatissima presenza di minori (uno su quattro all’interno della comunità rom).
Centrale nel lavoro di Loukataris è l0educazione dei bambini rom che avviene nella struttura denominata “il faro del mondo” perché, come ha dichiarato tempo fa il fondatore «È l’educazione che porterà questi ragazzi fuori dal circolo vizioso della povertà». «Un bambino rom sogna di rivendere metalli da grande perché non conosce nient’altro e perché nessuno gli ha insegnato che esiste altro».
IQ Roma Servis, fondata dalla stessa comunità rom lavora, invece su una molteplicità di versanti (inserimento scolastico, casa, formazione professionale, orientamento al lavoro), coordinando anche contro il pregiudizio e la discriminazione.
I vincitori sono stati selezionati dalla giuria in base a criteri di innovaatività, unicità e creatività delle iniziative realizzate, nonché per la durevolezza, la sostenibilità e l’impatto delle iniziative nel migliorare le condizioni di vita dei rom.