Incontro anticrisi tra Commissione e parti sociali europee

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L’esecutivo europeo ha incontrato i rappresentanti europei dei sindacati e dei datori di lavoro per ottenere un ampio accordo sul Piano europeo di ripresa economica, strumento basilare insieme al mercato interno per affrontare la crisi e intervenire a favore dell’occupazione.
«L’impatto della crisi sull’occupazione è evidente. Per arrestare la recessione, limitare la perdita di posti di lavoro, evitare la chiusura di imprese e rimettere l’Europa sulla via della crescita e dell’occupazione, abbiamo bisogno di cooperazione. Avere l’opportunità   di discutere con le parti sociali i modi per lavorare con maggior efficacia e ottenere risultati è fonte di grande soddisfazione» ha dichiarato il presidente della Commissione europea, Josà© Manuel Barroso.
I rappresentanti di Business Europe (Confindustria europea), CES (sindacati europei), UEAPME (artigianato e piccole e media imprese) e CEEP (servizi pubblici) hanno espresso alla Commissione europea un giudizio positivo sul Piano europeo di ripresa economica, definendolo un punto di partenza adeguato, e hanno affermato la loro disponibilità   a garantirne l’effettiva attuazione.
Nel corso dell’incontro, le parti sociali europee hanno avanzato le loro richieste relative al rafforzamento della crescita e dell’occupazione, ad attuare misure di flessicurezza, ad aiutare imprese e lavoratori durante la recessione, a incoraggiare gli investimenti, a sostenere il potere d’acquisto e la domanda, a rispettare la libera circolazione dei lavoratori e i contratti collettivi e a proseguire la salvaguardia del mercato interno. La Commissione europea ha comunicato che sosterrà   queste posizioni nel corso della riunione informale dei capi di Stato e di governo dell’UE del 1° marzo prossimo, durante il Consiglio europeo di primavera e il Vertice sull’occupazione che si terrà   in maggio. Commissione e parti sociali europee hanno quindi manifestato la volontà   di collaborare strettamente e di far sì che datori di lavoro e organizzazioni sindacali dell’intera UE possano contribuire effettivamente al rilancio dell’economia europea.

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